[1521] • JUAN PABLO II (1978-2005) • EL VALOR DE LA FAMILIA DE FUNDACIÓN MATRIMONIAL
Saludo en el rezo del Ángelus, 26 diciembre 1993
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1. Con la celebración eucarística, presidida en Nazaret por el Legado Pontificio, hoy la Iglesia inaugura el Año de la Familia, invitando a todos sus hijos a la oración y a la reflexión. Lo hace en sintonía con la iniciativa de la Organización de las Naciones Unidas para 1994. La fiesta de la Sagrada Familia, que celebramos hoy, es una coincidencia litúrgica muy propicia para comenzar este año. También ha tenido profundo significado la elección de Nazaret como lugar para esa inauguración.
En efecto, fue allí donde, en la Anunciación, “la Palabra se hizo carne, y puso su Morada entre nosotros” (Jn 1, 14). Fue allí donde Cristo, viviendo bajo la mirada amorosa de la Virgen santísima y de san José, valorizó y santificó la familia.
Hace casi exactamente treinta años, el 5 de enero de 1964, mi venerado predecesor Pablo VI, precisamente desde la basílica de la Anunciación en Nazaret, pronunciaba una vigorosa meditación, que conserva una palpitante actualidad. Presentaba a Nazaret como escuela de Evangelio y escuela de vida familiar. “Enseñe Nazaret –decía– lo que es la familia, su comunión de amor, su sencilla y austera belleza, su carácter sagrado e inviolable; enseñe lo dulce e insustituible que es su pedagogía; enseñe lo fundamental e insuperable de su sociología”.
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2. Hoy es más urgente que nunca, amadísimos hermanos y hermanas, redescubrir el valor de la familia, como comunidad basada en el matrimonio indisoluble de un hombre y de una mujer que en el amor funden juntos su existencia y se abren al don de la vida; redescubrir la familia como ambiente vital donde cada niño que viene al mundo es acogido, desde su concepción, con ternura y gratitud, y encuentra todo lo que necesita para crecer serenamente, como dice el Evangelio refiriéndose a Jesús, “en sabiduría, en estatura y en gracia ante Dios y ante los hombres” (Lc 2, 52). El redescubrimiento de ese originario plan divino es de importancia decisiva, en la crisis que atraviesa la humanidad en nuestra época. El futuro depende, en gran parte, de la familia, pues, como escribí en el mensaje para la próxima Jornada Mundial de la Paz, “lleva consigo el porvenir mismo de la sociedad; su papel especialísimo es el de contribuir eficazmente a un futuro de paz” (n. 2; cfr. L’Osservatore Romano, edición en lengua española, 17 de diciembre de 1993, p. 5).
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3. Encomendamos este Año de la Familia a la intercesión maternal de la Virgen de Nazaret.
Quiera Dios que sea un año de gracia, que traiga la consolidación de ese valor fundamental; y que sea un año de bendición para todas las familias, de consuelo y serenidad para cuantos viven una situación de crisis y dificultad.
Que toda la familia del mundo pueda repetir con verdad lo que afirma el salmista: “Ved qué dulzura, qué delicia, convivir los hermanos unidos” (Sal 133, 1).
[OR (e. c.), 31.XII.1993, 2]
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1. Con la celebrazione eucaristica, presieduta a Nazaret dal Legato Pontificio, oggi la Chiesa inaugura l’Anno della Famiglia, invitando tutti i figli suoi alla preghiera e alla riflessione. Lo fa in sintonia con l’iniziativa promossa per il 1994 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. La Festa della Santa Famiglia, che oggi ricorre, è una coincidenza liturgica particolarmente propizia per l’avvio di questo anno. E profondo significato ha anche la scelta di Nazaret come luogo per tale inaugurazione.
Fu lì infatti che, nell’Annunciazione, “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (1). Fu lì che il Cristo, vivendo sotto lo sguardo amorevole della Vergine Santissima e di San Giuseppe, valorizzò e santificò la famiglia.
Quasi esattamente trent’anni fa, il 5 gennaio 1964, il mio venerato predecessore Paolo VI dettava proprio dalla Basilica dell’Annunciazione di Nazaret una vigorosa meditazione, che conserva una palpitante attualità. Egli presentava Nazaret come scuola di Vangelo e scuola di vita familiare. “Che Nazaret ci insegni –egli diceva– che cosa è la famiglia, la sua comunione d’amore, la sua bellezza semplice e austera, il suo carattere sacro e inviolabile; apprendiamo da Nazaret quanto la formazione che vi si riceve è dolce e insostituibile; apprendiamo qual è il suo ruolo primordiale sul piano sociale” (2).
1. Gv 1,14.
2. Insegnamenti di Paolo VI, II, 1964, p. 25.
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2. È oggi più che mai urgente, carissimi Fratelli e Sorelle, riscoprire il valore della famiglia, quale comunità basata sul matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna che nell’amore fondono insieme le loro esistenze e si aprono al dono della vita; riscoprire la famiglia quale ambiente vitale dove ogni bimbo che viene al mondo è accolto, fin dal suo concepimento, con tenerezza e gratitudine, e trova quanto gli è necessario per crescere serenamente, come il Vangelo dice di Gesù, “in sapienza, età e grazia davanti a Dio e davanti agli uomini” (3). La riscoperta di tale originario disegno divino è di importanza decisiva, nella crisi epocale che attraversa l’odierna umanità. L’avvenire in gran parte dipende dalla famiglia! Essa, come ho scritto nel Messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Pace, “porta in sè il futuro stesso della società; suo compito specialissimo è di contribuire efficacemente ad un avvenire di pace” (4).
3. Lc 2,52.
4. n. 2 [1993 12 08/ 2].
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3. Affidiamo quest’Anno della Famiglia all’intercessione materna della Vergine di Nazaret.
Sia un anno di grazia, che porti il consolidamento di tale fondamentale valore.
Sia un anno di benedizione per tutte le famiglie; di conforto e di rasserenamento per quante vivono una situazione di crisi e di difficoltà.
Possa ogni famiglia del mondo ripetere con verità quanto afferma il salmista: “Quanto è bello e soave che i fratelli vivano insieme” 5.
[Insegnamenti GP II, 16/2, 1560-1561]
5. Sal 133,1.