[1882] • JUAN PABLO II (1978-2005) • LA FAMILIA, EL RECURSO MÁS VALIOSO E IMPORTANTE PARA EL PRESENTE Y FUTURO DE LA SOCIEDAD
Del Discurso Il tema, a la Asamblea Plenaria de la Conferencia Episcopal Italiana, 21 mayo 1998
1998 05 21 0006
6. El recurso más valioso y más importante, para el presente y el futuro de Italia, es concretamente la familia. Pero también es la más atacada y amenazada, tanto en su misma estructura fundamental como en sus derechos y en sus tareas. Por eso, queridos hermanos, comparto las iniciativas que incansablemente promovéis, para que la pastoral familiar se transforme cada vez más en un eje fundamental de la acción de la Iglesia y pueda llegar al mayor número de familias, en sus condiciones efectivas de vida.
También son indispensables la elaboración y la difusión de una cultura favorable a la familia y a la vida, y un compromiso coherente y valiente de desarrollar políticas sociales verdaderamente atentas al papel de la familia en la realidad italiana, y para garantizar el respeto a la norma constitucional, con la que la República italiana “reconoce los derechos de la familia como sociedad natural fundada en el matrimonio” (art. 29); en efecto, son demasiadas las propuestas de ley, las decisiones administrativas y las sentencias judiciales que, en realidad, no van de acuerdo con esos derechos fundamentales. Por tanto, animo de corazón a todas las fuerzas culturales, sociales y políticas y, de modo especial, a las mismas organizaciones de las familias, a afrontar este difícil desafío, decisivo para el rostro que Italia irá asumiendo.
En su irrenunciable tarea educativa, la familia cuenta con la ayuda de la escuela, a la que se dirige también nuestra solícita atención de pastores. Queridos hermanos en el episcopado, estamos vivamente interesados y preocupados por toda la escuela italiana que, para un serio impulso cualitativo, necesita ser reconocida concretamente, con esta finalidad, como un bien prioritario de toda la nación. Y de modo especial estamos seriamente preocupados por las escuelas libres y, entre éstas, por las escuelas católicas, a las que aún no se les reconoce en Italia la paridad efectiva que, en cambio, es una realidad positiva y consolidada en otros países europeos. Por eso, pedimos con fuerza y urgencia que se supere finalmente esta infeliz anomalía, que no honra a Italia.
[OR (e.c.) 29.V.1998, 2]
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6. La risorsa più preziosa e più importante, per il presente e il futuro dell’Italia, è rappresentata in concreto dalla famiglia. Ma essa è anche quella più insidiata e minacciata, nella sua stessa struttura fondamentale come nei suoi diritti e nei suoi compiti. Sono quindi al vostro fianco, cari Fratelli, nelle iniziative che non vi stancate di promuovere affinchè la pastorale familiare diventi sempre più un’asse portante dell’azione della Chiesa e possa raggiungere, nelle loro effettive condizioni di vita, il più ampio numero di famiglie.
Altrettanto indispensabili sono l’elaborazione e la diffusione di una cultura favorevole alla famiglia e alla vita e un impegno coerente e coraggioso per sviluppare politiche sociali veramente attente al ruolo della famiglia nella realtà italiana, ed anche per garantire il rispetto della norma costituzionale (art. 29) con la quale la Repubblica italiana “riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”: troppe sono infatti le proposte di legge, le delibere amministrative e le pronuncie giudiziarie che in realtà si pongono in contrasto con questi fondamentali diritti. Incoraggio di cuore, pertanto, tutte le forze culturali, sociali e politiche, e in special modo le stesse organizzazioni delle famiglie, ad impegnarsi in questa difficile sfida, decisiva per il volto che l’Italia verrà assumendo.
Nel suo irrinunciabile compito educativo la famiglia è coadiuvata dalla scuola, alla quale va anche la nostra sollecita attenzione di Pastori. Siamo vivamente interessati e preoccupati, cari Fratelli nell’episcopato, per tutta la scuola italiana, che ha bisogno, per un serio rilancio qualitativo, di essere concretamente riconosciuta, a questo scopo, come un bene prioritario dell’intera Nazione. E siamo specialmente e gravemente preoccupati per le scuole libere, e tra esse per le scuole cattoliche, a cui non viene ancora riconosciuta, in Italia, quella effettiva parità che è invece una realtà positiva e consolidata in altri Paesi europei. Chiediamo perciò, con forza ed urgenza, che venga finalmente superata questa infelice anomalia, che non fa onore all’Italia.
[OR 22-23.V.1998, 6]