[1111] • JUAN PABLO II (1978-2005) • PASTORAL FAMILIAR
Del Discurso In questi giorni, a un grupo de Obispos de Yugoslavia, en la visita ad limina, 18 marzo 1983
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4. No dejaréis de continuar prestando un particular esfuerzo pastoral a la familia, que en los tiempos actuales se ha visto embestida, más que otras instituciones sociales y culturales, por amplias, profundas y rápidas transformaciones. “El primer responsable de la pastoral familiar en la diócesis es el obispo –dije, en mi Exhortación Apostólica acerca de la misión de la familia cristiana en el mundo actual–. Como Padre y Pastor, debe prestar particular solicitud a este sector... Procurará particularmente que la propia diócesis sea cada vez más una verdadera ‘familia diocesana’, modelo y fuente de esperanza para tantas familias que a ella pertenecen” (Familiaris consortio, 73). Será necesario defender la institución familiar, arraigándola en los principios de la fe cristiana, mediante una adecuada preparación de los futuros esposos, a los cuales, entre las exigencias del sacramento del matrimonio convendrá recordarles y subrayar su derecho-deber, muy grave, que tienen de asegurar la educación cristiana de sus hijos, personalmente o con la ayuda de la comunidad cristiana, lo mismo que su formación catequística, sin arredrarse ante posibles dificultades o consecuencias.
[DP (1983), 83]
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4. Un particolare impegmo pastorale non mancherete certo di continuare a rivolgere alla famiglia, che nei tempi odierni è stata, forse, più di altre istituzioni, investita dalle ampie, profonde e rapide trasformazioni della società e della cultura. “Il primo responsabile della pastorale familiare nella diocesi è il Vescovo –ho scritto nella Esortazione Apostolica circa i compiti della famiglia cristiana nel mondo d’oggi–. Come Padre e Pastore egli dev’essere particolarmente sollecito di questo settore... Avrà particolarmente a cuore il proposito di far sì che la propria diocesi sia sempre più una vera ‘famiglia diocesana’, modello e sorgente di speranza per tante famiglie che vi appartengono” (6). Bisognerà difendere l’istituto familiare, ancorandolo ai principii della fede cristiana, mediante un’adeguata preparazione dei futuri sposi, ai quali, fra le esigenze del sacramento del Matrimonio, converrà ricordare e sottolineare il loro diritto-dovere, molto grave, di assicurare l’educazione cristiana dei figli, personalmente o con l’aiuto della Comunità cristiana, ed altresì la loro formazione catechistica, senza badare a possibili difficoltà o conseguenze.
[Insegnamenti GP II, 6/1, 737-738]
6. Cfr. IOANNIS PAULI PP. II, Familiaris consortio, 73 [1981 11 22/73].