[0282] • LEÓN XIII, 1878-1903 • RELIGIOSIDAD, FAMILIA Y SOCIEDAD
De la Carta Encíclica Dall’alto, a los Obispos y pueblo de Italia, 15 octubre 1890
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[3.–][...] De todos los elementos de la vida oficial se está excluyendo sistemáticamente toda inspiración e idea religiosa, si es que no se pasa ya a los ataques directos. Las manifestaciones públicas de la fe y piedad católicas o son prohibidas o se ven dificultadas –por vanos pretextos– con infinidad de obstáculos. Se priva a la familia de su base y constitución religiosa, proclamando lo que se ha dado en llamar “matrimonio civil”. Y gracias a la instrucción, que se pretende que sea laica desde la enseñanza elemental hasta la enseñanza superior de las universidades, las nuevas generaciones, en cuanto depende del Estado, se hallan como obligadas a formarse al margen de toda idea religiosa, y en completa ignorancia de sus deberes primarios y más esenciales para con Dios. Eso es tanto como poner la segur a la raíz del árbol. Sería difícil imaginar un medio más universal y eficaz para lograr que la sociedad, la familia y los individuos se sustraigan a la influencia de la Iglesia y de la fe. “Socavar por todos los medios al clericalismo en sus cimientos y en las fuentes mismas de la vida, es decir, en la escuela y en la familia”, tal es la consigna de los escritores francmasones.
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[10.–][...] De la familia sólidamente constituida es de donde la sociedad toma su vida, incremento y energía. Ahora bien: sin religión ni moralidad, la sociedad doméstica no tiene estabilidad, e incluso los vínculos familiares llegan a debilitarse y disolverse.
[EM, 208-209]
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[3.–][...] Dalle leggi e da tutto ciò che è vita officiale ogni ispirazione ed ogni idea religiosa è per sistema sbandita, quando non sia direttamente osteggiata: le pubbliche manifestazioni di fede e di pietà cattolica o sono proibite o sotto vani pretesti in mille modi intralciate.–Alla famiglia si è sottratta la sua base e la sua costituzione religiosa col proclamare quello che chiamano matrimonio civile, e coll’istruzione che si vuole al tutto laica, dai primi elementi fino all’insegnamento superiore delle Università; di guisa che le nuove generazioni, per quanto dipende dallo Stato, sono come obbligate a crescere senza alcuna idea di religione, digiune affatto delle prime ed essenziali nozioni dei loro doveri verso Dio.–È questo un mettere la scure alla radice, nè saprebbe immaginarsi mezzo più universale e più efficace per sottrarre all’influenza della Chiesa e della fede la società, la famiglia, gl’individui. Scalzare con tutti i mezzi il clericalismo (ossia il cattolicismo) nelle sue fondamenta e nelle stesse sue sorgenti di vita, cioè nella scuola e nella famiglia, è la dichiarazione autentica di scrittori massonici.
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[10.–][...] Dalla famiglia solidamente costituita sulle naturali sue basi piglia vita, incremento e forza la società. Ora senza religione e senza moralità il consorzio domestico non ha stabilità, e i vincoli di famiglia si indeboliscono e si dissolvono.
[Leonis XIII Acta 10 (1890), 250-251, 259]