[1316] • JUAN PABLO II (1978-2005) • LEY DIVINA SOBRE EL AMOR CONYUGAL Y LA PROCREACIÓN
Del Discurso Vi saluto, a los participantes en el Encuentro sobre Procreación Responsable, promovido por la Universidad del Sacro Cuore (Roma, Italia), 5 junio 1987
1987 06 05 0001
1. Os saludo con viva cordialidad y os agradezco vuestra presencia, a la vez que me congratulo con el Centro de Estudios e Investigaciones sobre la Regulación Natural de la Fertilidad de la Facultad de Medicina de la Universidad Católica del Sacro Cuore, por haber promovido también este año un encuentro de estudio y de puesta al día sobre los temas referentes a la procreación responsable.
Vuestro trabajo se inscribe en la misión de la Iglesia, y participa de ella, en torno a una preocupación pastoral entre las más urgentes e importantes. Se trata de conseguir que los esposos vivan santamente su matrimonio. Vosotros os proponéis ayudarles en su camino hacia la santidad, por el cumplimiento de su vocación conyugal en plenitud.
Es bien sabido que a menudo, como también ha manifestado el Concilio Vaticano II (cfr. Gaudium et spes 51, 1), una de las principales angustias que encuentran los esposos es la dificultad de realizar en su vida conyugal el valor ético de la procreación responsable. El mismo Concilio pone como base para una justa solución de este problema la verdad de que no puede haber una contradicción real entre la ley divina que mira a la transmisión de la vida humana y el auténtico amor conyugal (cfr. ibid. 2). Hablar de “conflictos de valores o de bienes” y de la consiguiente necesidad de realizar una especie de “equilibrio” entre los mismos, eligiendo uno y rechazando otro, no es moralmente correcto, y sólo engendra confusión en la conciencia de los esposos. La gracia de Cristo da a los cónyuges la capacidad real de cumplir la entera “verdad” de su amor conyugal. Vosotros queréis testimoniar concretamente esta posibilidad y dar, de este modo, una ayuda preciosa a las parejas: la ayuda de vivir en plenitud su comunión conyugal. A pesar de las dificultades que podáis encontrar, es necesario que sigáis adelante con una generosa dedicación.
1987 06 05 0002
2. Las dificultades que encontráis son de diversa naturaleza. La primera, y en cierto modo la más grave, es que también en la comunidad cristiana se han escuchado y se escuchan voces que ponen en duda la verdad misma de la enseñanza de la Iglesia. Esta enseñanza ha sido vigorosamente expresada por el Vaticano II, por la Encíclica Humanae vitae, por la Exhortación Apostólica Familiaris consortio y por la reciente Instrucción “El don de la vida”. Se plantea, a este respecto, una gran responsabilidad: quienes se sitúan en abierta contradicción con la ley de Dios, auténticamente enseñada por la Iglesia, llevan a los esposos por un camino equivocado. Y cuanto ha sido enseñado por la Iglesia sobre la contracepción no pertenece a la materia libremente disputable entre los teólogos. Enseñar lo contrario equivale a inducir a error a la conciencia moral de los esposos.
La segunda dificultad viene constituida por el hecho de que muchos piensan que la enseñanza cristiana, aunque verdadera, sea sin embargo impracticable, al menos en determinadas circunstancias. Como ha enseñado constantemente la Tradición de la Iglesia, Dios no manda imposibles, sino que cada mandamiento comporta también un don de gracia que ayuda a la libertad humana para cumplirlo. Pero son necesarios la oración constante, el frecuente recurso a los sacramentos y el ejercicio de la castidad conyugal. Vuestro empeño, pues, no debe limitarse a la sola enseñanza de un método para el control de la fertilidad humana. Esta información deberá insertarse en el contexto de una propuesta educativa completa que se dirija a la persona de los esposos, considerada en su integridad. Sin este contexto antropológico, vuestra propuesta correría el riesgo de estar equivocada. Estáis bien convencidos de ello, porque en la base de vuestros cursos siempre habéis puesto una justa reflexión antropológica y ética.
Hoy, más que ayer, el hombre recomienza a sentir dentro de sí, en su experiencia cotidiana, la exigencia de la verdad y de la recta razón. Estad siempre prontos a decir, sin ambigüedades, la verdad sobre el bien y sobre el mal del hombre y de la familia.
Con estos sentimientos deseo alentar el especial servicio de apostolado que os proponéis realizar en la diócesis y en los centros de formación para la familia. En la educación para la procreación responsable, debéis saber alentar a los esposos a que sigan los principios morales de la ley natural y de la sana conciencia cristiana. Enseñarles a buscar y amar la voluntad de Dios. Animarles a respetar y cumplir la sublime vocación del amor conyugal y del don de la vida.
Con gusto os bendigo a todos vosotros, a vuestros seres queridos y a vuestras iniciativas de apostolado.
[DP (1987), 92]
1987 06 05 0001
1. Vi saluto con viva cordialità e vi ringrazio per la vostra presenza mentre mi compiaccio col “Centro Studi e Ricerche Regolazione Naturale della Fertilità” presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per avere promosso anche quest’anno un incontro di studio e di aggiornamento sulle tematiche inerenti la procreazione responsabile.
Il vostro impegno si inscrive nella missione della Chiesa e ne partecipa, a motivo di una preoccupazione pastorale fra le più urgenti ed importanti. Si tratta di fare in modo che gli sposi vivano santamente il loro matrimonio. Voi vi proponete di aiutarli nel loro cammino verso la santità, per l’adempimento in pienezza della loro vocazione coniugale.
È ben noto che spesso –come ha rilevato anche il Concilio Vaticano II (cfr. Gaudium et spes 51, 1)– una delle principali angustie che gli sposi incontrano è costituita dalla difficoltà di realizzare nella loro vita coniugale il valore etico della procreazione responsabile. Lo stesso Concilio pone alla base di una giusta soluzione di questo problema la verità che non vi può essere una reale contraddizione fra la legge divina riguardante la trasmissione della vita umana e l’autentico amore coniugale (cfr. ibid. 2). Parlare di “conflitto di valori o beni” e della conseguente necessità di compiere come una sorta di “bilanciamento” degli stessi, scegliendo uno e rifiutando l’altro, non è moralmente corretto, e genera solo confusione nelle coscienze degli sposi. La grazia di Cristo dona ai coniugi la reale capacità di adempiere l’intera “verità” del loro amore coniugale. Voi volete testimoniare concretamente questa possibilità e così dare alle coppie sposate un aiuto prezioso: quello di vivere in pienezza la loro comunione coniugale. Nonostante le difficoltà che potete incontrare, è necessario continuare con generosa dedizione.
1987 06 05 0002
2. Le difficoltà che incontrate sono di diversa natura. La prima, ed in certo senso la più grave, è che anche nella comunità cristiana si sono sentite e si sentono voci che mettono in dubbio la verità stessa dell’insegnamento della Chiesa. Tale insegnamento è stato espresso vigorosamente dal Vaticano II, dall’Enciclica Humanae vitae, dall’Esortazione Apostolica Familiaris consortio e dalla recente Istruzione “Il dono della vita”. Emerge, a tale proposito, una grave responsabilità: coloro che si pongono in aperto contrasto con la legge di Dio, autenticamente insegnata dalla Chiesa, guidano gli sposi su una strada sbagliata. Quanto è insegnato dalla Chiesa sulla contraccezione non appartiene a materia liberamente disputabile fra teologi. Insegnare il contrario equivale a indurre nell’errore la coscienza morale degli sposi.
La seconda difficoltà è costituita dal fatto che molti pensano che l’insegnamento cristiano, benchè vero, sia tuttavia impraticabile, almeno in alcune circostanze. Come la Tradizione della Chiesa ha costantemente insegnato, Dio non comanda l’impossibile, ma ogni comandamento comporta anche un dono di grazia che aiuta la libertà umana ad adempierlo. Sono, però, necessari la preghiera costante, il ricorso frequente ai sacramenti e l’esercizio della castità coniugale. Il vostro impegno, dunque, non deve limitarsi al solo insegnamento di un metodo per il controllo della fertilità umana. Questa informazione dovrà essere inserita nel contesto di una proposta educativa completa, che si rivolga alla persona degli sposi, considerata nella sua integrità. Senza questo contesto antropologico, la vostra proposta rischierebbe di essere equivocata. Di questo voi siete ben convinti, poichè alla base dei vostri corsi avete sempre messo una giusta riflessione antropologica ed etica.
Oggi, più che ieri, l’uomo ricomincia a sentire dentro di sè l’esigenza della verità e della retta ragione nella sua esperienza quotidiana. Siate sempre pronti a dire, senza ambiguità, la verità sul bene e sul male dell’uomo e della famiglia.
Con questi sentimenti desidero incoraggiare il singolare servizio di apostolato che vi proponete di realizzare nelle diocesi e nei centri di formazione alla famiglia. Nell’educazione alla procreazione, responsabile, sappiate incoraggiare gli sposi a seguire i principi morali insiti nella legge naturale e nella sana coscenza cristiana. Insegnate a cercare ed amare la volontà di Dio. Incoraggiate a rispettare ed adempiere la sublime vocazione dell’amore sponsale e del dono della vita.
Volentieri benedico tutti voi, i vostri Cari e le vostre iniziative di apostolato.
[OR 6-VI-1987, 5]