[1930] • JUAN PABLO II (1978-2005) • AYUDAR A LA FAMILIA EN LA REALIZACIÓN DE SU FUNCIÓN SOCIAL
Del Discurso È sempre, al Presidente de la República de Italia, 19 octubre 1999
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4. En Italia, gracias a Dios, reina la paz: es importante que esta situación se mantenga, porque sólo en el marco de la paz pueden afrontarse y resolverse convenientemente los complejos problemas que la nación tiene planteados. Es preciso tutelar la vida desde la concepción, y proteger, con amor y dignidad, su evolución natural. Nace y crece en la familia, célula fundamental en la que se apoya la nación, y merece ser ayudada cada vez mejor, con oportunas intervenciones, para que cumpla su función social esencial.
Después está la escuela, que debe ser libre y abierta al crecimiento moral e intelectual de las generaciones jóvenes. ¡Cómo no reconocer la conveniencia de hacer que florezcan múltiples experiencias de itinerarios educativos, en los que la familia, fundada en el matrimonio, y los grupos sociales puedan experimentar concretamente sus convicciones!
Y, por último, está el trabajo, que hoy más que nunca se remite al mandato bíblico que compromete al hombre en la transformación del mundo. Los poderes públicos, del mismo modo que hacen con la vida, la familia y la escuela, tienen el deber de ayudar con todos los medios posibles a la persona a expresar sus potencialidades creativas: sería una culpa grave permanecer indiferentes e inducir a las generaciones jóvenes a un ocio corruptor, que desfigura la dignidad que hoy todos reconocen a la persona y al ciudadano.
[OR (e.c.) 29.X.1999, 20]
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4. L’Italia, grazie a Dio, è in pace: è importante che questa situazione perduri, perchè solo nel contesto della pace possono essere affrontati e convenientemente risolti i complessi problemi con cui la Nazione deve misurarsi. C’è la vita da tutelare sin dal concepimento e da assicurare, con amore e dignità, nella sua naturale evoluzione. Essa nasce e cresce nella famiglia, la cellula fondamentale su cui si regge la nazione e che merita di essere sempre meglio aiutata, con provvidi interventi, al compimento della sua essenziale funzione sociale. Poi c’è la scuola, che dev’essere libera ed aperta alla crescita morale ed intellettuale delle giovani generazioni. Come non riconoscere l’opportunità di far fiorire molteplici esperienze di percorsi educativi, in cui la famiglia, fondata sul matrimonio, e i gruppi sociali possano concretamente esprimere le loro convinzioni? Infine c’è il lavoro, che oggi più che mai richiama il precetto biblico che impegna l’uomo alla trasformazione del mondo. I pubblici poteri, proprio come verso la vita, la famiglia e la scuola, hanno il dovere di aiutare con ogni mezzo la persona ad esprimere le sue potenzialità creative: sarebbe grave colpa restare indifferenti e confinare le giovani generazioni in un ozio corruttore, sfigurante la dignità che tutti ormai riconoscono alla persona ed al cittadino.
[OR 20.X.1999, 4]